Consiglio di Stato sentenza n. 8208 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:8208SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il rinnovo di un'autorizzazione integrata ambientale (AIA) non può essere legittimamente disposto in assenza di una specifica previsione normativa che lo consenta, anche qualora l'AIA originaria fosse divenuta inoppugnabile. L'amministrazione non può procedere a una sorta di "sanatoria" di un provvedimento autorizzatorio rilasciato in violazione delle norme ambientali vigenti al momento del suo rilascio, senza un fondamento normativo che espressamente lo preveda. Ciò in quanto le norme in materia ambientale, volte alla tutela dell'ambiente e della salute pubblica, sono di stretta interpretazione e non ammettono deroghe o sanatorie non espressamente disciplinate dalla legge. Pertanto, il rinnovo di un'AIA originariamente rilasciata in assenza dei necessari presupposti di legge, come l'omessa acquisizione di un'autorizzazione paesaggistica, non può essere legittimamente disposto sulla base di una mera valutazione di opportunità o di esigenze gestionali, in assenza di una specifica previsione normativa che lo consenta. Il principio di legalità e il carattere tassativo delle norme ambientali ostano a che l'amministrazione possa procedere a una sanatoria di un provvedimento autorizzatorio originariamente illegittimo, senza una espressa copertura legislativa. Ciò anche qualora il provvedimento originario sia divenuto inoppugnabile per decorso dei termini di impugnazione, atteso che l'inoppugnabilità non implica automaticamente la legittimità dell'atto. Pertanto, il rinnovo di un'AIA rilasciata in violazione delle norme ambientali vigenti al momento del suo rilascio, in assenza di una specifica previsione normativa che lo consenta, deve essere annullato per violazione di legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/10/2024

N. 08208/2024REG.PROV.COLL.

N. 01730/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1730 del 2021, proposto da
Associazione Amici dell'Inviolata Onlus, Associazione Verdi Ambiente e Società Vas Onlus, Comitato Cittadini Marco Simone Setteville Nord, Associazione Sant'Angelo Romano Economia e Territorio, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall’avvocato Claudio Giangiacomo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Regione Lazio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall’avvocato Teresa Chieppa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Presidenza del Consig…

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