Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6005 del 12 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:6005PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 d.P.R. n. 309/1990 si configura anche in assenza della prova della commissione dei reati-fine dell'associazione, essendo sufficiente la condotta di partecipazione, a forma libera, che apporti un contributo, ancorché minimo ma non insignificante, alla vita della struttura e in vista del perseguimento del suo scopo, con la conseguenza che la mancanza di prova della consumazione dei reati-fine da parte del partecipe è irrilevante ai fini della dimostrazione della sua appartenenza al sodalizio criminoso. Ai fini dell'applicazione delle misure cautelari personali per il delitto di cui all'art. 74 d.P.R. n. 309/1990, sussiste una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia in carcere, che può essere superata solo dalla prova contraria fornita dall'indagato, mentre il giudice è tenuto a motivare in modo più pregnente solo nel caso in cui l'indagato abbia allegato elementi idonei a vincere tale presunzione. La valutazione della gravità indiziaria ai fini dell'applicazione delle misure cautelari personali, diversamente da quanto richiesto per il giudizio di merito, non richiede la precisione e la concordanza degli indizi, essendo sufficiente la loro sola gravità, intesa come elementi a carico, di natura logica o rappresentativa, che consentano di prevedere, attraverso la futura acquisizione di ulteriori elementi, la dimostrazione della responsabilità dell'indagato, fondando nel frattempo una qualificata probabilità di colpevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta da:

Dott. GALTERIO Donatella Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere Relatore

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni Filippo - Consigliere

Dott. MAGRO Maria Beatrice - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Di.Ni., nato a M il Omissis
avverso l'ordinanza del 24/08/2023 del Tribunale di Bari
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Antonella Di Stasi;
lette le richieste scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Gianluigi Pratola, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 24/08/2023, il Tribunale di Bari rigettava l'istanza di riesame, proposta nell'interesse di …

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