Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25630 del 27 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25630PEN

Massima

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Il giudice, nell'ambito del procedimento di emissione del decreto penale di condanna, può restituire gli atti al pubblico ministero qualora ritenga insufficienti gli elementi probatori addotti, senza che tale provvedimento possa essere qualificato come abnorme o impugnabile dal pubblico ministero. Tale facoltà del giudice, espressamente prevista dall'art. 459, comma 3, c.p.p., non determina una stasi processuale, potendo il pubblico ministero esperire le forme ordinarie del processo. La valutazione del giudice circa la sufficienza degli elementi probatori non è sindacabile in sede di legittimità, non essendo riconosciuta al pubblico ministero la facoltà di contestarne il merito. Il provvedimento di restituzione degli atti al pubblico ministero, in quanto specificamente previsto dall'ordinamento processuale e adottato dall'organo cui la legge conferisce tale potere, non può essere considerato un atto abnorme, in quanto non si pone al di fuori delle norme e dell'intero sistema organico della legge processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI NAPOLI:

nei confronti di:

1) VU. LI. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 20275/2010 GIP TRIBUNALE di NAPOLI, del 16/09/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO ZAMPETTI;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1. Con decreto in data 16.09.2010 il Gip del Trib…

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