Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 664 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:664SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che costituisce la fonte della richiesta di pagamento di un prelievo supplementare, qualora sia successivamente sostituito da un nuovo provvedimento, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente all'impugnazione del primo provvedimento, rendendo il ricorso improcedibile. Ciò in quanto il nuovo provvedimento, che ha sostituito integralmente il precedente, costituisce l'unica fonte della pretesa impositiva, essendo venuto meno l'interesse all'annullamento del primo atto. Il principio di economia processuale impone la compensazione delle spese di giudizio, anche in considerazione dell'esito favorevole della fase cautelare. Il giudice amministrativo, in tali casi, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, senza entrare nel merito della legittimità del provvedimento originariamente impugnato.

Sentenza completa

N. 09979/1999
REG.RIC.

N. 00664/2013 REG.PROV.COLL.

N. 09979/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9979 del 1999, proposto da:
Soc Azienda Agricola Vendrame Ss (((omissis))), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, via F. Confalonieri, 5;

contro

- Azienda di Stato Interventi nel Mercato Agricolo – AIMA (ora AGEA), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura dello Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Ministero delle Politiche Agricole (ora delle Politiche Agricole…

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