Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9588 del 13 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:9588PEN

Massima

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Il falso commesso dal privato nella dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, finalizzata all'ottenimento del condono edilizio, concorre con il reato di falsa attestazione del pubblico ufficiale, qualora la dichiarazione non veritiera del privato riguardi fatti dei quali l'atto pubblico è destinato a provare la verità. In tal caso, il privato risponde del reato di falsa attestazione ex art. 483 c.p., mentre il pubblico ufficiale che redige l'atto sulla base della falsa dichiarazione risponde del reato di falsità ideologica in atto pubblico ex artt. 48 e 479 c.p. La configurabilità di tali reati concorrenti sussiste anche quando il professionista, pur non avendo sottoscritto direttamente la domanda di condono, abbia predisposto falsi elaborati grafici posti a corredo della stessa, in quanto le planimetrie redatte dal tecnico hanno natura di certificato, essendo destinate a fornire alla pubblica amministrazione un'esatta informazione sullo stato dei luoghi. Il dolo dei reati è integrato dalla consapevolezza dell'attestazione contraria al vero di fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - rel. Consigliere

Dott. LOMBARDI Alfredo Maria - Consigliere

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro Mari - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Genova in data 19.05.2010 che, in parziale riforma della sentenza di primo grado, ha ritenuto la continuazione tra il reato ex articolo 483 c.p. e quello ex articolo 481 c.p., rispettivamente ascritti al (OMISSIS) e al (OMISSIS), e quello di cui agli articoli 56, 48, 479 c.p. originariamente contestato …

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