Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La notificazione della sentenza emessa all'esito del giudizio abbreviato all'imputato non comparso non è più obbligatoria dopo le modifiche apportate dalla Legge n. 67 del 2014, in quanto la previsione di tale garanzia processuale si giustifica in ragione dell'esistenza di una facoltà riconosciuta alla parte, che è venuta meno con l'intervento legislativo che ha escluso la possibilità per l'imputato di proporre personalmente ricorso per cassazione. Pertanto, il termine per l'impugnazione della sentenza di appello emessa nel rito abbreviato a carico dell'imputato assente decorre dalla data della sua pubblicazione, senza che sia necessaria la notificazione dell'estratto della sentenza. Tale orientamento, espresso dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, ha superato l'interpretazione minoritaria che riteneva ancora vigente l'obbligo di notificazione, in quanto le previsioni contenute negli artt. 442 comma 3 c.p.p. e 134 disp. att. c.p.p. non possono ritenersi implicitamente abrogate dalla riforma del 2014.