Il provvedimento di accertamento di conformità urbanistica e paesaggistica di opere edilizie realizzate in assenza di titolo autorizzatorio è legittimamente negato quando l'intervento abbia comportato un aumento volumetrico, in quanto tale modifica non rientra tra gli interventi sanabili in via postuma ai sensi dell'art. 167 del d.lgs. n. 42/2004, essendo necessario il previo rilascio dell'autorizzazione paesaggistica. Inoltre, l'aumento volumetrico, anche se conforme alle previsioni urbanistiche locali, richiede comunque il preventivo rilascio del permesso di costruire ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett. e) del d.p.r. n. 380/2001. Pertanto, il provvedimento di diniego dell'accertamento di conformità è legittimo quando l'intervento edilizio abusivo abbia determinato un incremento di volume, in assenza dei necessari titoli autorizzativi, in quanto incompatibile con la disciplina paesaggistica ed urbanistica applicabile. Il provvedimento di diniego è altresì legittimo quando risulti plurimotivato, essendo sufficiente che una sola delle ragioni addotte sia idonea a sorreggere autonomamente la determinazione negativa, senza che assumano rilievo eventuali vizi relativi alle altre motivazioni.