Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21298 del 26 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:21298PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso mediante la sottoscrizione di fogli di presenza attestanti l'attività lavorativa di un soggetto che in realtà non ha mai prestato alcuna attività, integra il reato di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico, qualora tale condotta sia finalizzata all'indebita percezione di compensi. Tuttavia, qualora i documenti materialmente sottoscritti dall'imputato non costituiscano atti pubblici, ma semplici attestazioni di regolarità estrinseca, la condotta non potrà integrare il reato di falso ideologico, venendo meno l'elemento materiale del reato di truffa. Inoltre, il mancato impulso attivo dell'imputato rispetto ai pagamenti successivi alla proposta di contratto, determinati da mera inerzia dell'amministrazione, esclude l'elemento oggettivo del reato di truffa. In ogni caso, ove la condotta contestata si riferisca alla sola proposta di contratto, i reati possono essere dichiarati prescritti, in considerazione del tempo trascorso dalla commissione del fatto. Infine, il comportamento collaborativo dell'imputato, che abbia reso confessione fin dalle indagini preliminari e si sia reso disponibile a risarcire il danno, deve essere adeguatamente valutato in sede di determinazione della pena, riconoscendo le attenuanti generiche come prevalenti rispetto all'aggravante contestata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1563/2011 CORTE APPELLO di GENOVA, del 04/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dott. ((omissis)), ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;

il difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), ha concluso chiedendo l'…

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