Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12117 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:12117SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio del proprio potere di pianificazione e disciplina del territorio, può legittimamente modificare la destinazione urbanistica di un'area, anche in senso peggiorativo rispetto a precedenti previsioni, purché tale scelta risulti congruamente motivata e non sia inficiata da errori di fatto o da abnormi illogicità. Il pregresso annullamento giurisdizionale di una variante urbanistica non cristallizza definitivamente la precedente destinazione edificatoria dell'area, atteso che l'Amministrazione conserva il potere di dettare una nuova disciplina urbanistica a seguito di un'approfondita istruttoria, volta a perseguire i valori e gli obiettivi ritenuti preminenti a tutela della collettività. L'aspirazione del privato ad una destinazione migliorativa, ove disattesa, non radica un interesse qualificato all'impugnazione, configurando al più una mera aspettativa generica ad una reformatio in melius, cedevole rispetto alle scelte discrezionali dell'Amministrazione. La valorizzazione del territorio e la conservazione dei beni ambientali e paesaggistici possono legittimare l'inibizione di iniziative di trasformazione territoriale pregiudizievoli, anche in presenza di insediamenti urbani contigui, ove tali porzioni di territorio presentino un elevato valore di naturalità da salvaguardare ai fini della sostenibilità dello sviluppo urbano complessivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/10/2019

N. 12117/2019 REG.PROV.COLL.

N. 13392/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13392 del 2003, proposto da
Fondazione Ecclesiastica Istituto Marchesi Teresa Gerino e Lippo Gerini, in persona del legale rappresentante pro tempore e Gaetani Ferdinando, Gaetani Nicolò e Gaetani Sveva, rappresentati e difesi dagli avvocati Maria Enrica Cavalli e Giuseppe Lavitola, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Giuseppe Lavitola in Roma, via Costabella, 23;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Nicola Sabato, con domicilio eletto presso l’Avvocatura Comunale in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

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