Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2180 del 2014

ECLI:IT:TARMI:2014:2180SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità in materia di pianificazione urbanistica, può legittimamente modificare la destinazione d'uso di un'area, anche in senso peggiorativo per il proprietario, senza che ciò comporti la violazione dell'affidamento legittimo del privato, salvo il caso in cui quest'ultimo possa vantare una posizione consolidata attribuitagli dall'amministrazione con un atto definitivo ed efficace, come la stipula di una convenzione di lottizzazione. Anche la mancata approvazione di un piano di lottizzazione già istruito positivamente dagli uffici comunali non integra una posizione qualificata meritevole di tutela, in assenza di un provvedimento definitivo di approvazione. Il Comune ha il potere di sottoporre le proposte di piani attuativi al confronto con il nuovo piano urbanistico generale adottato, applicando le misure di salvaguardia previste dalla legge, anche in presenza di precedenti provvedimenti giurisdizionali che avessero imposto l'esame della proposta di piano di lottizzazione. L'obbligo di astensione dei consiglieri comunali in presenza di un interesse personale e diretto non comporta l'automatico annullamento dell'intero piano urbanistico, ma solo delle parti dello strumento urbanistico che costituiscono oggetto di correlazione con gli specifici interessi dei consiglieri comunali. La valutazione ambientale strategica (VAS) è uno strumento volto a garantire gli effetti sull'ambiente dei piani e dei programmi, anticipando la valutazione della compatibilità ambientale ad un momento anteriore alla loro elaborazione ed adozione, ma non comporta l'automatica sottoposizione dell'intero piano alla VAS, essendo necessario che il ricorrente specifichi quali iniziative che incidano sull'ambiente sono state sottratte alla VAS e le correli al proprio specifico interesse.

Sentenza completa

N. 01259/2007
REG.RIC.

N. 02180/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01259/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1259 del 2007, proposto da: Lenta Ginestra Srl (Già Istituto Per L'Edilizia Industrializzata S.p.A.), rappresentata e difesa dall'avv. Aldo Russo, con domicilio eletto presso Cesare Ribolzi in Milano, via Ariosto, 30;

contro

Comune di Monza, rappresentato e difeso dagli avv. Giuseppe Franco Ferrari, Antonino Brambilla, con domicilio eletto presso Giuseppe Franco Ferrari in Milano, via Larga, 23;
Regione Lombardia;

per l'annullamento, con motivi aggiunti,

- della deliberazione G.C. n. 243 del 3 aprile 2007 avente ad oggetto "Piano attuativo denominato Cascina Cascinazz…

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