Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24607 del 7 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24607PEN

Massima

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Il dolo del concorso nel delitto di false attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria (art. 374-bis c.p.) richiede, oltre alla consapevolezza della falsità del documento, anche la specifica finalizzazione del falso alla sua produzione in giudizio, non essendo sufficiente la mera rappresentazione della discrepanza tra quanto dichiarato e la realtà. Pertanto, il giudice di merito deve accertare, sulla base di elementi logici e fattuali, se il concorrente fosse consapevole che il documento sarebbe stato utilizzato dall'altro imputato per ottenere un'autorizzazione dall'autorità giudiziaria, non potendosi presumere tale consapevolezza dalla sola constatazione della falsità del documento. La mancata o insufficiente motivazione su tale elemento soggettivo del concorso determina l'annullamento della sentenza con rinvio per un nuovo giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO E.Anna - Presidente

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/10/2022 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo che la sentenza sia annullata con rinvio limitatamente alla posizione di (OMISSIS) e che il ricorso di (OMISSIS), sia dichiarato …

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