Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18378 del 24 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:18378PEN

Massima

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Il possesso di un bene di provenienza furtiva, in assenza di una plausibile giustificazione circa la sua legittima acquisizione, costituisce elemento sufficiente per la configurabilità del reato di ricettazione, in quanto tale omissione è logicamente rivelativa della volontà di occultamento, sintomatica di un acquisto in mala fede. Il giudice può, pertanto, desumere l'elemento soggettivo del reato dalla mancata indicazione, da parte dell'imputato, della provenienza del bene, quando le circostanze del caso concreto siano tali da rendere tale omissione significativa di una consapevolezza della illecita origine del medesimo. In tali ipotesi, il giudice non è tenuto a motivare ulteriormente in ordine all'elemento psicologico del reato, essendo sufficiente il richiamo al principio giurisprudenziale consolidato secondo cui l'omessa o non attendibile indicazione della provenienza della cosa ricevuta, per le circostanze e la sua peculiarità, è sicuramente rivelatrice della volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M - Presidente

Dott. GENTILE D. - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 54/2008 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 04/06/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Letti il ricorso ed i motivi proposti.

RITENUTO IN FATTO

(OMISSIS):

1.1.) - Ricorre pe…

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