Il proprietario di un manufatto edilizio realizzato in assenza di titolo abilitativo può ottenere la concessione o l'autorizzazione in sanatoria ai sensi dell'art. 13 della legge n. 47/1985, a condizione che l'opera sia conforme agli strumenti urbanistici vigenti e non in contrasto con quelli adottati, sia al momento della realizzazione che al momento della presentazione della domanda. La presentazione dell'istanza di sanatoria produce un effetto sospensivo sul termine per la demolizione previsto dall'art. 7 della medesima legge, che riprende a decorrere dal momento in cui la sanatoria è definita con un provvedimento di rigetto espresso o tacito. L'ordine di demolizione non è subordinato al preventivo espletamento, con esito negativo, della procedura di sanatoria, né richiede l'indicazione dell'area di sedime da acquisire al patrimonio comunale in caso di inottemperanza, essendo tali elementi irrilevanti ai fini della legittimità del provvedimento demolitorio, che si fonda sull'accertata esecuzione di opere abusive.