L'Amministrazione è tenuta a pronunciarsi espressamente entro il termine perentorio di centocinquanta giorni sull'istanza di valutazione di impatto ambientale presentata dal privato per la realizzazione di un progetto, in ossequio al principio di certezza dei tempi procedimentali e di buon andamento dell'azione amministrativa. Il silenzio serbato oltre tale termine configura un'omissione illegittima, che legittima il privato a chiedere l'intervento del giudice amministrativo per ottenere una pronuncia espressa dell'Amministrazione. Il rispetto dei termini procedimentali costituisce un principio fondamentale della materia ambientale, non derogabile dalle Regioni e dagli enti delegati, a garanzia della tutela degli interessi pubblici e privati coinvolti. L'Amministrazione è pertanto tenuta a pronunciarsi espressamente sull'istanza entro un termine perentorio, al fine di assicurare la certezza dei tempi e la trasparenza dell'azione amministrativa, evitando il protrarsi di un ingiustificato silenzio che lede la posizione del privato richiedente. Il giudice amministrativo, accertata l'illegittimità del silenzio, ordina all'Amministrazione di provvedere entro un termine congruo, sanzionando il mancato adempimento con la condanna alle spese di giudizio.