Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5841 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:5841SENT

Massima

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La massima giuridica che si può estrarre dalla sentenza è la seguente: Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità di un provvedimento di diniego di proroga di concessioni di servizi pubblici, può tenere conto di nuovi elementi di fatto, non indicati nella motivazione del provvedimento impugnato, ma già sussistenti al momento della sua adozione, qualora si tratti di elementi che determinano in concreto il contenuto vincolato del provvedimento, in quanto radicalmente ostativi all'accoglimento della richiesta di proroga. In tali casi, infatti, il giudice amministrativo, quale giudice del rapporto e non solo dell'atto, è chiamato a scrutinare la fondatezza della pretesa sostanziale azionata dal ricorrente, senza rimanere vincolato alla sola motivazione del provvedimento impugnato. Ciò in quanto il divieto di integrazione postuma della motivazione del provvedimento amministrativo nel corso del giudizio risulta superato dal nuovo ruolo affidato al giudice amministrativo dal codice del processo amministrativo, volto a garantire la piena tutela della pretesa sostanziale dedotta in giudizio, nei limiti dei motivi dedotti dal ricorrente e delle eccezioni dell'Amministrazione intimata e dei controinteressati.

Sentenza completa

N. 13347/1997
REG.RIC.

N. 05841/2012 REG.PROV.COLL.

N. 13347/1997 REG.RIC.

N. 09506/1998 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

1.
sul ricorso numero di registro generale 13347 del 1997, proposto dalla Società Autolinee Roma – S.A.R. s.r.l., in persona del suo legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Vittorio Zammit e M. Beatrice Zammitt, con i quali è elettivamente domiciliato in Roma, Via Alessandria n. 130;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Marco Brigato e Alessandro Rizzo, dell’Avvocatura comunale, presso la cui sede è elettivamente domiciliato in Roma, Via del Tempio di Giove, n. 21;

2.
sul ricorso numero di registr…

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