Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31335 del 25 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:31335PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la convalida di un arresto in flagranza, è tenuto a verificare non solo la sussistenza dei presupposti formali, ma anche la legittimità sostanziale della misura, accertando in particolare la gravità del fatto e la pericolosità sociale dell'indagato sulla base degli elementi conoscibili dalla polizia giudiziaria al momento dell'arresto, senza poter trascurare circostanze rilevanti emerse in tale contesto, anche se successivamente integrate da ulteriori indagini. L'esito della valutazione sulla convalida dell'arresto è ontologicamente distinto e autonomo rispetto alla decisione sull'applicazione di una misura cautelare personale, sicché il giudice non può fondare il diniego della convalida su elementi che, pur rilevanti ai fini della misura cautelare, non erano conoscibili dalla polizia al momento dell'arresto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesco - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano;

avverso l'ordinanza in data 3 dicembre 2007 con la quale il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano non ha convalidato l'arresto in flagranza di MA. Fr. Pi. n. (OMESSO) il (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

lett…

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