Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5289 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:5289SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'amministrazione comunale è tenuta a verificare, a seguito di specifica istanza, la perdurante efficacia o la decadenza del titolo edilizio (permesso di costruire) rilasciato, nonché l'eventuale realizzazione di opere in difformità rispetto a quanto assentito, al fine di adottare i conseguenti provvedimenti di natura repressiva e sanzionatoria, previo svolgimento di una adeguata attività istruttoria. L'omissione di tale verifica e l'inerzia nell'adottare i provvedimenti dovuti integrano un'illegittima violazione dell'obbligo di provvedere, sanzionabile con la nomina di un commissario ad acta in caso di persistente inadempimento. Il principio di diritto si fonda sui seguenti elementi: 1. In materia edilizia, l'attività ricognitiva e istruttoria costituisce il presupposto indefettibile per l'adozione di provvedimenti di contrasto e sanzionatori degli abusi, quali l'ingiunzione di demolizione e restituzione in pristino. L'amministrazione non può essere obbligata a provvedere direttamente senza aver prima svolto tale attività istruttoria. 2. La decadenza del titolo edilizio (permesso di costruire) per mancato inizio o ultimazione dei lavori nei termini prescritti deve essere accertata e dichiarata con formale provvedimento dell'amministrazione, anche ai fini del necessario contraddittorio con i privati interessati circa l'esistenza dei presupposti di fatto e di diritto che legittimano tale declaratoria. 3. L'amministrazione comunale è tenuta a pronunciarsi sull'istanza di accertamento di conformità presentata dal privato ai sensi dell'art. 36 d.p.r. 380/2001, in relazione ad opere realizzate in difformità dal permesso di costruire. Il silenzio serbato sull'istanza equivale a rigetto tacito, con conseguente obbligo di provvedere espressamente. 4. In caso di persistente inerzia dell'amministrazione comunale nell'adempiere ai suddetti obblighi, il giudice può nominare un commissario ad acta per l'adozione dei provvedimenti dovuti.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/11/2019

N. 05289/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02147/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2147 del 2019, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), rappresentate e difese dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via ((omissis)) n. 30 e con il seguente recapito digitale: PEC, [email protected];

contro

- Comune di Ercolano, in persona del Sindaco, legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con il seguente recapito digitale: PEC, [email protected];
- ((omissis)) e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Napoli (di seguito: Soprintendenza), in persona del Soprintendente, …

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