Il sequestro preventivo di beni aziendali e quote societarie può essere disposto quando l'impresa nel suo complesso, comprensiva di mezzi, personale e assetti organizzativi, risulti strumentale e funzionalmente destinata alla commissione continuativa di reati ambientali, senza che rilevi la circostanza che l'attività d'impresa svolga anche attività lecite in parallelo. In tali casi, l'ablazione cautelare non può essere limitata ai soli beni direttamente utilizzati per gli illeciti, ma deve estendersi all'intero compendio aziendale e alle quote sociali, in quanto l'intera organizzazione imprenditoriale risulta asservita alla realizzazione degli illeciti, non essendo possibile isolare gli elementi leciti da quelli illeciti. Il sequestro preventivo disposto ai sensi dell'art. 321, comma 2, c.p.p. ai fini della confisca obbligatoria prevista dall'art. 452-quaterdecies c.p. non richiede una specifica motivazione in ordine al periculum in mora, in quanto tale requisito è insito nella stessa natura del provvedimento ablativo finalizzato alla confisca.