La revoca della licenza di taxi può essere legittimamente disposta dall'Amministrazione comunale quando il titolare abbia riportato, nel quinquennio precedente, sanzioni di sospensione della licenza per un periodo complessivo superiore a novanta giorni, in applicazione della previsione regolamentare che attribuisce tale potere discrezionale all'Ente. Tale provvedimento di revoca, pur avendo natura discrezionale, deve tuttavia essere preceduto dalla comunicazione di avvio del relativo procedimento e deve essere adeguatamente motivato, in modo da rendere palesi i presupposti fattuali e giuridici posti a suo fondamento, in particolare l'accertamento della perdurante assenza di correttezza e affidabilità del titolare della licenza, tale da costituire un pericolo per gli utenti del servizio pubblico e il suo regolare funzionamento. L'Amministrazione può legittimamente adottare un nuovo provvedimento di revoca, in sanatoria di quello precedentemente impugnato, qualora il primo fosse affetto da vizi di legittimità, purché il nuovo atto sia preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento e sia adeguatamente motivato, anche con riferimento a fatti sopravvenuti, senza che ciò comporti l'autonomia del provvedimento rispetto a quello originario.