Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8243 del 9 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:8243PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando l'agente, pur non vantando un diritto azionabile in giudizio, pretende il pagamento di una somma di denaro dalla persona offesa, anche mediante l'uso di minacce e intimidazioni che evocano l'appartenenza a un contesto criminale organizzato. Ciò si verifica anche quando il presunto credito vantato dall'agente derivi da un debito di gioco, essendo questo una mera obbligazione naturale non azionabile in sede giudiziaria, e quando le pressioni e le minacce nei confronti della persona offesa proseguano anche dopo che quest'ultima abbia già saldato il debito originario con il terzo creditore. Il giudizio di responsabilità penale può fondarsi su una pluralità di elementi probatori, tra cui le dichiarazioni della persona offesa, i riscontri testimoniali e le condotte tenute dall'imputato, anche con riferimento a precedenti penali e contesti criminali di cui lo stesso abbia fatto menzione, senza che ciò integri una "colpa di autore". Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la credibilità delle diverse versioni dei fatti, può legittimamente ritenere attendibili le dichiarazioni della persona offesa, anche in presenza di alcuni aspetti dubbi o contraddittori nel contesto in cui si sono svolti i fatti, purché tali dichiarazioni risultino sorrette da elementi di riscontro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Lucia - rel. Consigliere

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/05/2021 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IMPERIALI LUCIANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ROMANO GIULIO che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avvocato (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS), che si e' riportato ai motivi del ricorso e ne ha chiesto l'accogli…

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