Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55923 del 12 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:55923PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, non deve accertare la responsabilità definitiva dell'indagato, ma solo una qualificata probabilità di colpevolezza, sulla base di elementi probatori idonei a fondare un giudizio di elevata probabilità circa la commissione del reato. A tal fine, il giudice può legittimamente valorizzare il contenuto delle intercettazioni telefoniche e le dichiarazioni accusatorie della persona offesa, senza essere vincolato alle dichiarazioni difensive dell'indagato o alle prove a discarico da questi prodotte, purché la motivazione risulti logica e congrua rispetto ai principi di diritto applicabili. Il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio possono essere desunti dalle concrete modalità di realizzazione dell'illecito, dalla personalità dell'indagato e dalla natura non occasionale della condotta, senza che sia necessario l'accertamento di ulteriori e specifici elementi. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli indizi e delle esigenze cautelari, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o violazione di norme di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SCOTTI Umbert - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/04/2018 del TRIBUNALE LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCOTTI UMBERTO LUIGI CESARE GIUSEPPE;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dott. ORSI LUIGI, che conclude per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Catania con ordinanza del 20/4-31/52018, ha rigettato la richiesta di riesame proposta nell'interesse dell'indagata (OMISSIS) avverso il decreto del Giudi…

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