Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41441 del 23 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:41441PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p. richiede una modificazione della cosa altrui che ne diminuisca in modo apprezzabile il valore o ne impedisca anche parzialmente l'uso, così da rendere necessario un intervento ripristinatorio dell'essenza e della funzionalità della cosa stessa. Diversamente, qualora si tratti di una mera alterazione temporanea e superficiale della res il cui aspetto originario risulti comunque facilmente reintegrabile, ricorre il reato di cui all'art. 639 c.p. Pertanto, il danneggiamento non può essere ravvisato in caso di una temporanea colorazione delle acque di un canale di bonifica, dovuta alla fuoriuscita di prodotti biologici ossigenati, che sia rientrata spontaneamente senza necessità di interventi di ripristino della qualità e della funzionalità delle acque, non essendo provata alcuna compromissione dell'equilibrio biologico delle stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - rel. Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Sp. Ar. e Di. Pa. Ro. Eu. ;

avverso la sentenza 27.5.2010 della Corte d'Appello di Campobasso;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

udito ((omissis))fensore della parte civile Provincia di Campobasso …

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