Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6556 del 15 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:6556PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il divieto di bis in idem cautelare, sancito dall'art. 649 c.p.p., opera anche in materia di misure cautelari personali, precludendo la possibilità di reiterare la misura cautelare nei confronti dello stesso soggetto per i medesimi fatti, salvo che la nuova richiesta si fondi su elementi nuovi riguardanti i gravi indizi di colpevolezza o le esigenze cautelari. Tale divieto opera anche quando il precedente provvedimento cautelare sia stato annullato per vizi formali, come la mancanza di un'autonoma valutazione da parte del giudice dei requisiti di legge, in quanto in tal caso il potere del pubblico ministero di richiedere l'applicazione della misura cautelare deve ritenersi esaurito con la prima richiesta, non potendo essere esercitato nuovamente in pendenza del relativo procedimento cautelare, salvo il sopravvenire di nuovi elementi. Pertanto, l'emissione di una nuova ordinanza cautelare nei confronti dello stesso soggetto per i medesimi fatti, in assenza di elementi nuovi, integra una violazione del principio del ne bis in idem cautelare, indipendentemente dal fatto che la precedente misura sia stata annullata per vizi formali e non per una valutazione di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. CAPOZZI A. rel. Consiglie - SENTENZA

Dott. ROSATI M. - Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAVAGLINI Paol - Consigliere

Dott. RICCIO S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 07/09/2022 del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Milano ha confermato l'ordinanza cautelare emessa in data 21.7.2022 dal Giu…

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