Consiglio di Stato sentenza n. 1890 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:1890SENT

Massima

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Il collocamento a riposo del pubblico dipendente assegnatario di un alloggio di servizio costruito ai sensi della legge n. 52 del 1976 a favore del personale delle forze di polizia comporta la legittima revoca dell'assegnazione, in quanto il presupposto dell'esigenza abitativa connessa all'espletamento del servizio viene meno. Tale principio non è derogato dalla qualificazione di tali alloggi come edilizia residenziale pubblica ai sensi della legge n. 560 del 1993, né dall'art. 16, comma 10, della legge n. 266 del 1999, che ha eliminato il limite numerico per l'alienazione degli alloggi agli assegnatari, in quanto tale norma non ha introdotto un diritto incondizionato all'acquisto della proprietà. Pertanto, in assenza dell'inserimento dell'alloggio nei piani di vendita, l'assegnatario cessato dal servizio non può vantare un diritto all'acquisto, né può subentrare nel rapporto con l'ente proprietario il coniuge separato, non avendo questi titolo autonomo per l'assegnazione. La normativa regionale che prevede la conservazione del diritto all'assegnazione per il personale delle forze dell'ordine collocato in congedo opera in un contesto specifico di emergenza abitativa e non è applicabile al caso di specie.

Sentenza completa

N. 03337/2006
REG.RIC.

N. 01890/2011REG.PROV.COLL.

N. 03337/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3337 del 2006, proposto dalla signora Marando Anna Maria, rappresentata e difesa dagli avvocati Roberto Damonte e Ludovico Villani, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Ludovico Villani in Roma, via Asiago, 8;

contro

Il Ministero dell'economia e delle finanze, la Prefettura di Genova, la Commissione Provinciale della Prefettura di Genova, l’Agenzia del Territorio, l’Agenzia del Demanio, la Regione Liguria, Arte di Genova, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, non costituitisi nel secondo grado del giudizio;

per la riforma della sentenza del T.A.R. LIGURIA – GENOVA, Sezione …

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