Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34391 del 11 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34391PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso può essere desunta da molteplici elementi investigativi, quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, riscontrate da altri atti di indagine, la frequentazione di soggetti appartenenti all'associazione criminale, nonché il coinvolgimento in episodi di intimidazione e condizionamento di attività economiche riconducibili agli interessi dell'organizzazione mafiosa. Tali elementi, valutati complessivamente e in modo logico e puntuale dal giudice del riesame, possono integrare un quadro indiziario grave, preciso e concordante, idoneo a giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di una puntuale ricostruzione del ruolo specifico rivestito dall'indagato all'interno del sodalizio, purché emergano comunque chiari segnali della sua affiliazione e del suo contributo alle attività delittuose dell'associazione. Le eventuali lacune o contraddizioni nelle risultanze investigative, se adeguatamente esaminate e superate nella motivazione del provvedimento, non inficiano la complessiva tenuta del quadro indiziario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AC. Ge., n. (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa il giorno 17.10.2006 dal Tribunale di Catanzaro;

Visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

Udita la relazione del Consigliere Dott. Arturo Cortese;

Udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. CONSOLO Santi, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Uditi i difensori, avv.ti Vecchio e Veneto, ch…

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