Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17689 del 24 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:17689PEN

Massima

Il reato di diffamazione a mezzo stampa, pur commesso nei confronti di un gruppo numeroso di soggetti, può ledere la reputazione individuale dei membri del gruppo, qualora gli elementi contenuti nell'articolo consentano di individuare in modo sufficientemente preciso i destinatari della condotta diffamatoria. Pertanto, anche i singoli appartenenti al gruppo leso hanno la legittimazione a proporre querela, non essendo esclusa tale facoltà per il solo fatto che il gruppo sia numericamente consistente. Tuttavia, l'estinzione del reato per prescrizione impedisce l'accertamento della responsabilità penale, pur restando ferma la possibilità di far valere gli effetti civili della condotta diffamatoria dinanzi al giudice competente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FI. MA. N. IL (OMESSO);

2) UG. AL. N. IL (OMESSO);

3) DE. LU. LU. N. IL (OMESSO);

4) CO. AN. N. IL (OMESSO);

5) CA. MI. N. IL (OMESSO);

6) CA. RO. N. IL (OMESSO);

7) PE. ST. N. IL (OMESSO);

8) CA. VI. N. IL (OMESSO);

9) ME. FA. N. IL (OMESSO);

10) CA. SE. N. IL (OMESSO);

11) LI. LI. N. IL (OMESSO);…

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