Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49793 del 21 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:49793PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. non si configura in base alla mera adesione psicologica o ideologica al programma criminoso, ma richiede la dimostrazione dell'effettivo inserimento dell'indagato nella struttura organizzata dell'associazione, attraverso condotte univocamente sintomatiche di un ruolo concreto e dinamico nell'organigramma criminale, in esplicazione del quale egli prenda parte al fenomeno associativo rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini illeciti. Pertanto, la valutazione della gravità indiziaria ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale deve basarsi su elementi che comprovino il contributo causale recato dall'indagato alla conservazione o al rafforzamento dell'associazione, in consapevole adesione al programma criminoso, senza che sia sufficiente il mero riferimento a legami familiari o a condotte di solidarietà verso i membri del sodalizio, ove non adeguatamente contestualizzate nell'ambito dell'organizzazione mafiosa. L'accertamento di tali elementi rientra nel compito del giudice di merito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo in relazione alla congruenza logica e alla corretta applicazione dei principi giuridici in materia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 02/04/2012 del Tribunale di Reggio Calabria;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. VOLPE Giuseppe, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito per il ricorrente l'Avv.…

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