Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2169 del 16 febbraio 1990

ECLI:IT:CASS:1990:2169PEN

Massima

Massima ufficiale
Il convincimento del giudice può fondarsi tanto su prove obiettive quanto su di un processo logico, mediante il quale da un fatto certo e provato si desume l'esistenza o l'inesistenza del fatto da provare. Gli indizi, pertanto, possono essere utilizzati dal giudice come qualsiasi altro elemento di prova, ma a tal fine è necessario che si tratti di fatti certi, giudizialmente precisati nella loro esatta consistenza e di tale portata univoca e concludente, in una valutazione complessiva, da consentire l'accertamento del fatto ignoto con quel grado di certezza che può scaturire dalla logica coordinazione dei vari elementi e su criteri di probabilità e di normalità causale.

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