Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37320 del 6 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:37320PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'accesso abusivo a un sistema informatico o telematico altrui, al fine di carpirne informazioni riservate e utilizzarle per procurare un ingiusto profitto, costituisce reato ai sensi dell'art. 615-ter c.p., anche quando l'autore del fatto sia un ex dipendente che abbia conosciuto le credenziali di accesso in ragione del precedente rapporto di lavoro. La valutazione delle prove e la ricostruzione dei fatti operata dai giudici di merito è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria, non essendo consentito al giudice di cassazione una nuova valutazione del compendio probatorio. Il ricorso per cassazione deve rispettare il principio di autosufficienza, non potendo il ricorrente limitarsi a richiamare atti e prove senza trascriverli o allegarli integralmente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CATENA Rossel - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrin - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Potenza emessa in data 22/06/2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa Rossella Catena;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa Filippi Paola, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato (OMISSIS) i difensori, Avv.to (OMISSIS) ed Avv.to (OMISSIS), i quali hann…

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