Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31030 del 6 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:31030PEN

Massima

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Il provvedimento di revoca della sospensione condizionale della pena previsto dall'articolo 168 c.p., comma 1, ha natura dichiarativa, per cui gli effetti di diritto sostanziale risalgono de iure al momento in cui si è verificata la condizione, anche prima della pronuncia giudiziale e indipendentemente da essa. Pertanto, il giudice dell'esecuzione, una volta constatata la revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena concesso in una precedente condanna, deve verificare se sussistano tutti i presupposti stabiliti dall'articolo 168 c.p., comma 1, per la revoca del beneficio della sospensione della pena concesso in relazione a una condanna precedente, senza poter svolgere valutazioni di merito in ordine alla valenza dell'inadempimento che aveva determinato la revoca del beneficio in relazione alla condanna successiva. Il provvedimento di revoca non è che un atto ricognitivo della caducazione del beneficio già avvenuta ope legis al momento del passaggio in giudicato della sentenza attinente al secondo reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI FOGGIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/11/2019 del TRIBUNALE di FOGGIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere MANCUSO LUIGI FABRIZIO;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona della Dott.ssa FILIPPI Paola, Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENU…

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