Il proprietario di un terreno vincolato dal piano regolatore generale (PRG) ad una destinazione urbanistica, che abbia fornito adeguate indicazioni per l'identificazione del fondo, ha diritto a ottenere una risposta motivata dall'amministrazione comunale entro il termine annuale previsto dalla legge regionale, anche qualora il Comune ritenga che il vincolo abbia carattere conformativo e non espropriativo. L'obbligo di provvedere permane anche nel caso in cui il Comune abbia avviato un processo di revisione generale delle aree a vincolo decaduto, poiché il proprietario interessato ha comunque diritto che il procedimento riguardante la sua area venga avviato e portato a conclusione. Ove il Comune ritenga che le aree siano sottoposte a un regime urbanistico che consenta l'attività edificatoria privata o siano comunque assoggettate a vincoli conformativi destinati a durare a tempo indeterminato, deve provvedere entro 30 giorni; ove invece confermi la natura vincolistica della previsione urbanistica, deve predisporre apposita variante entro 90 giorni per conferire alle aree una nuova destinazione urbanistica. In caso di perdurante inadempienza, il giudice può nominare un commissario ad acta su istanza della parte interessata.