Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27340 del 21 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:27340PEN

Massima

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Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione sui provvedimenti del giudice del riesame in materia di misure cautelari personali è limitato all'esame dell'atto impugnato al fine di verificare la presenza di due requisiti: l'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che hanno determinato il provvedimento e l'assenza di evidenti illogicità nelle argomentazioni. Il Giudice di legittimità non può sindacare gli apprezzamenti di fatto compiuti dal giudice del merito in ordine alla valutazione degli indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, trattandosi di valutazioni rientranti nell'esclusiva competenza del giudice che ha emesso il provvedimento cautelare e del tribunale del riesame. Il controllo di legittimità sulla motivazione è diretto a verificare la congruenza e la coordinazione logica dell'apparato argomentativo che collega gli indizi di colpevolezza al giudizio di probabile colpevolezza dell'indagato e la valenza sintomatica degli indizi, senza poter sindacare il giudizio ricostruttivo del fatto e gli apprezzamenti del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la rilevanza del materiale probatorio, quando la motivazione sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.M. presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli;

nei confronti di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS):

avverso la ordinanza 5/2/2013 del Tribunale per il riesame di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

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