Cassazione penale Sez. III sentenza n. 4642 del 4 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:4642PEN

Massima

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Il giudice per le indagini preliminari, richiesto dell'emissione di un decreto penale di condanna, può pronunciare sentenza di proscioglimento ex art. 129 c.p.p. solo quando risulti evidente la prova positiva dell'innocenza dell'imputato o l'impossibilità di acquisire prove della sua colpevolezza, essendo precluso un analogo esito decisorio sulla base di una valutazione di opportunità sul proficuo esercizio dell'azione penale o sulla inoffensività della condotta. L'eventuale necessità di approfondimento del quadro probatorio impone la restituzione degli atti al pubblico ministero ai sensi dell'art. 459, comma 3, c.p.p., non potendo le categorie della mancanza, insufficienza o contraddittorietà della prova ai sensi dell'art. 530, comma 2, c.p.p. acquisire rilievo prima del dibattimento e dell'assunzione della prova, quando le parti non hanno ancora potuto esercitare compiutamente il loro diritto alla prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. DE MASI Oronzo - Consigliere

Dott. MOCCI Mauro - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DEL TRIBUNALE DI CUNEO;
nei confronti di:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12.1.2015 del GIP del Tribunale di Cuneo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa DI STASI Antonella;
lette le conclusioni scritte del Sostituto Procuratore Generale Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del …

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