Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51114 del 18 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:51114PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla sentenza impugnata, è tenuto a verificare la correttezza della motivazione in fatto e in diritto, senza poter riesaminare il merito della controversia. Il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p. è ammissibile solo per la correzione di errori materiali o di fatto, intesi come mera svista o equivoco incidente sugli atti interni al giudizio di legittimità, e non per denunciare pretesi errori di valutazione o di giudizio, che attengono all'interpretazione e all'applicazione delle norme sostanziali e processuali. Pertanto, il ricorso straordinario non può essere utilizzato per riproporre, in modo surrettizio, questioni già esaminate e decise nel precedente giudizio di legittimità, essendo precluso il riesame del merito della controversia. La Corte di cassazione, nel giudizio di legittimità, non può sostituire la propria valutazione a quella dei giudici di merito, salvo il caso in cui la motivazione risulti manifestamente illogica, contraddittoria o viziata da errori di diritto. Inoltre, l'errore denunciato deve essere decisivo ai fini della decisione, nel senso che, ove non fosse incorso, la sentenza sarebbe stata diversa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/05/2018 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA TERESA BELMONTE;
sentite le conclusioni del PG PASQUALE FIMIANI;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore:
L'avv. (OMISSIS) si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con(la sentenza impugnata, resa in data 10 maggio 2018, la Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione annullava parzialmente, co…

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