Consiglio di Stato sentenza n. 575 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:575SENT

Massima

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La valutazione di impatto ambientale (VIA) è un provvedimento amministrativo con cui l'autorità competente esercita una funzione di indirizzo politico-amministrativo, volta al bilanciamento della molteplicità di interessi pubblici (urbanistici, naturalistici, paesistici, di sviluppo economico-sociale) e privati coinvolti nella realizzazione di un determinato progetto. Tale valutazione, pur presentando profili di particolare discrezionalità amministrativa, è sindacabile dal giudice amministrativo solo in caso di manifesta illogicità, travisamento dei fatti o carenza istruttoria tale da evidenziare uno sconfinamento del potere discrezionale riconosciuto all'amministrazione. I termini previsti dalla legge regionale per la conclusione del procedimento di VIA non sono perentori, ma meramente ordinatori, sicché il loro mancato rispetto non determina l'interruzione o l'estinzione del procedimento, bensì la possibilità di attivare i poteri sostitutivi previsti dalla legge. La mancata verbalizzazione puntuale delle sedute della conferenza di servizi e dei sopralluoghi effettuati non integra un vizio di legittimità dell'atto finale, ove risulti comunque garantita la trasparenza dell'azione amministrativa e la legittimità del procedimento seguito. Analogamente, la mancata partecipazione alla seduta conclusiva della conferenza di servizi di alcuni enti convocati in via meramente istruttoria non determina l'illegittimità del provvedimento finale, ove risulti comunque acquisito il loro contributo istruttorio e il loro assenso, anche in forma implicita. Infine, le plurime richieste di integrazione documentale effettuate nel corso del procedimento, pur costituendo una violazione della disciplina legislativa che ne prevede una sola, non determinano l'invalidità del provvedimento finale, ma al più il superamento dei termini procedimentali, fermo restando la possibilità di attivare i poteri sostitutivi previsti dalla legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/02/2017

N. 00575/2017REG.PROV.COLL.

N. 01445/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1445 del 2016, proposto dalle società Cab Massari Sc, Co.Na.Se. Soc.Coop.Agr, ((omissis)), ((omissis)) 1999 S.S. di ((omissis)) e ((omissis))à Agricola, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)) C.F. GLNFRC64R25A944H, con domicilio eletto presso S.N.C. Studio Placidi in Roma, via Cosseria N.2;

contro

((omissis)), in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) C.F. SNFFRZ69P64F839K, ((omissis)) C.F. PLTGTN64D18A462X, con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) 5;
Provincia di Ravenna, in persona …

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