Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il termine per impugnare la sentenza del giudice di pace è di trenta giorni dalla notificazione o dal deposito della stessa, a prescindere dal rispetto del termine di quindici giorni per il deposito della motivazione previsto dall'art. 32 del d.lgs. n. 274 del 2000, in quanto tale previsione ha carattere derogatorio rispetto all'art. 544 c.p.p. Pertanto, l'appello proposto nel rispetto del termine di trenta giorni previsto dall'art. 585 c.p.p. deve essere ritenuto tempestivo, anche qualora il deposito della motivazione sia avvenuto oltre il termine di quindici giorni. Qualora sia rilevata la nullità della pronuncia di inammissibilità dell'appello, la Corte di Cassazione, in assenza di evidenze che impongano il proscioglimento nel merito, deve annullare senza rinvio il provvedimento impugnato e dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione, in applicazione del principio di prevalenza della causa estintiva del reato sulla nullità della sentenza.