Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1609 del 2015

ECLI:IT:TARMI:2015:1609SENT

Massima

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Il rilascio di una concessione di occupazione di suolo pubblico in favore del ricorrente comporta il venir meno del suo interesse all'impugnazione del precedente diniego, determinando l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse. Ciò in quanto l'interesse all'annullamento dell'atto impugnato deve sussistere non solo al momento della proposizione del ricorso, ma anche al momento della decisione, essendo necessario che perduri per tutto il corso del giudizio. Pertanto, il mutamento della situazione giuridica del ricorrente, determinato dal successivo rilascio della concessione richiesta, fa venire meno l'interesse all'annullamento dell'atto di diniego, rendendo il ricorso improcedibile. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui l'Amministrazione, pur avendo inizialmente negato il rilascio della concessione, abbia successivamente mutato il proprio orientamento, accogliendo la domanda del privato. In tali ipotesi, infatti, l'interesse all'annullamento dell'atto di diniego viene meno, in quanto il ricorrente ha ottenuto quanto richiesto, non sussistendo più alcuna utilità pratica derivante dall'accoglimento del ricorso. Il giudice amministrativo, pertanto, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, non potendo pronunciarsi nel merito di una questione divenuta priva di interesse per il ricorrente. Tale soluzione si fonda sul principio di economia processuale e di concentrazione del contenzioso, evitando pronunce meramente dichiarative prive di effetti pratici. Inoltre, il giudice può compensare le spese del giudizio tra le parti costituite, qualora emergano obiettive ragioni che abbiano giustificato il precedente diniego dell'Amministrazione, come nel caso di lavori di costruzione di un parcheggio nell'area oggetto della concessione richiesta.

Sentenza completa

N. 03509/2011
REG.RIC.

N. 01609/2015 REG.PROV.COLL.

N. 03509/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3509 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Bakery Princi S.r.l., rappresentata e difesa dall'avv. Maria Cristina Faranda, con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, Piazza S. Pietro in Gessate, n. 2

contro

Comune di Milano, rappresentato e difeso dagli avv.ti Maria Rita Surano, Ruggero Meroni e Donatella Silvia, domiciliato in Milano, Via della Guastalla, n. 6

nei confronti di

Progetto XXV Aprile S.p.A., non costituita

per l'annullamento

della nota del Comune di Milano, Settore Attività Commerciali e SUAP, Servizio commercio su aree pubbl…

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