Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41945 del 14 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:41945PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato si realizza anche attraverso l'attività di decisione e preparazione del reato, nonché la fornitura dei mezzi che ne consentano o ne facilitino la consumazione, senza che sia necessario un previo accordo con gli esecutori materiali sulle modalità di commissione del fatto. Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante della premeditazione, è sufficiente che il concorrente abbia acquisito, prima dell'esaurirsi del proprio apporto volontario alla realizzazione dell'evento criminoso, l'effettiva conoscenza dell'altrui premeditazione. Il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato facendo riferimento agli elementi ritenuti decisivi o comunque rilevanti, senza necessità di prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. l'(OMISSIS);
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 13/2015 CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI, del 08/03/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ESPOSITO Aldo;
udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. BALSAMO Antonio, che chiedeva dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
uditi per i ricorrenti (OMISSIS) l'avv. (OMISSIS) e (OMISSIS) l'avv. (OMISSIS),…

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