Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16097 del 30 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:16097PEN

Massima

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Il furto aggravato si configura quando l'agente, approfittando di una situazione favorevole e adottando accorgimenti idonei a non destare l'attenzione della persona offesa, sottrae il bene dalla sfera di vigilanza e controllo della stessa, conseguendo, seppur per un breve lasso di tempo, l'autonoma disponibilità ed effettivo possesso della cosa. L'aggravante della destrezza sussiste quando l'agente, anche senza l'utilizzo di particolari abilità, approfitta di una condizione contingentemente favorevole o di una frazione di tempo in cui la parte offesa ha momentaneamente sospeso la vigilanza sul bene, in quanto impegnata in altre attività. Ai fini del giudizio di bilanciamento tra circostanze eterogenee, il giudice può ritenere equivalenti le attenuanti riconosciute e le aggravanti accertate, quando queste ultime esprimano un aggravio di disvalore concreto, rivelando una non comune capacità a delinquere e di previa concertazione ed organizzazione del reato. Il diniego della sospensione condizionale della pena può essere fondato sulla prognosi negativa dell'imputato, desunta anche da precedenti penali specifici e recenti, mentre il diniego della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto può essere motivato sulla base del superamento del limite edittale previsto dalla relativa disciplina.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/10/2015 della Corte di Appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso la sentenza del 27/…

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