Consiglio di Stato sentenza n. 5764 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:5764SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di un'opera edilizia abusiva costituisce un provvedimento vincolato e non discrezionale, che non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che lo giustificano, né una comparazione con gli interessi privati coinvolti. L'amministrazione non è tenuta a valutare preventivamente la possibilità di sanare l'abuso, né a considerare l'eventuale affidamento del proprietario attuale, essendo sufficiente l'accertamento della difformità del manufatto rispetto al titolo edilizio originario. L'individuazione dell'immobile oggetto dell'ordine di demolizione può avvenire anche senza l'indicazione degli estremi catastali, purché risulti comunque chiaramente identificato. Il mero decorso del tempo dalla realizzazione dell'abuso non sana la situazione di illegittimità, né genera un affidamento tutelabile alla conservazione dello stato di fatto abusivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/06/2023

N. 05764/2023REG.PROV.COLL.

N. 00355/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 355 del 2020, proposto da
Luciano Curiale, rappresentato e difeso dagli avvocati Andrea Barletta, Francesco Pignatiello, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Francesco Pignatiello in Roma, via in Arcione, 71;

contro

Comune di Lucera, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Ignazio Lagrotta, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Lovanio n. 16 Sc B;

per la riforma

della sentenza breve del Tribunale Amministrativo Regio…

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