Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1728 del 16 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:1728PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che accede abusivamente a un sistema informatico, violando i doveri inerenti alla propria funzione o qualità di operatore del sistema, integra il reato di accesso abusivo a sistema informatico di cui all'art. 615-ter, comma 2, n. 1, c.p., a prescindere dal fatto che sia formalmente abilitato all'accesso, in quanto l'abuso dei poteri o la violazione dei doveri rende l'accesso penalmente rilevante. Tale condotta può concorrere con il reato di frode informatica di cui all'art. 640-ter c.p., in quanto i beni giuridici tutelati e le condotte sanzionate sono distinte, atteso che l'art. 615-ter c.p. tutela il domicilio informatico sotto il profilo dello jus excludendi alios, anche in relazione alle modalità regolanti l'accesso dei soggetti eventualmente abilitati, mentre l'art. 640-ter c.p. contempla l'alterazione dei dati immagazzinati nel sistema al fine della percezione di ingiusto profitto. Ai fini della valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'adozione di una misura cautelare, è sufficiente un giudizio di qualificata probabilità in ordine alla responsabilità dell'indagato, senza che sia necessario il raggiungimento della certezza "oltre ogni ragionevole dubbio" richiesta per la pronuncia di una sentenza di condanna. Inoltre, la mera sospensione dalla professione o lo stato di detenzione di altri indagati non elide l'attualità delle esigenze cautelari, atteso che tali circostanze non impediscono all'indagato di operare al fine di inquinare le prove.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) FE. VI., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 05/06/2008 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA' VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. DI CASOLA Carlo, che chiede il rigetto del ricorso;

udito l'avv. BONSIGNORE Raffaele del Foro di Palermo, difensore di fiducia del ricorrente, che chiede l'acc…

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