Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10736 del 13 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:10736PEN

Massima

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Il mancato adempimento degli obblighi di presentazione periodica presso le autorità di pubblica sicurezza, imposti con provvedimento del Questore o del giudice, integra il reato di cui all'art. 99 c.p. e all'art. 6 della L. 401/1989, anche qualora l'imputato sia affetto da una grave malattia degenerativa che abbia determinato uno stato depressivo, purché non risulti compromessa la sua capacità di intendere e di volere. Infatti, la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato è esclusa solo quando la patologia incida in modo rilevante sulla capacità dell'imputato di rendersi conto dell'obbligo di presentazione e di determinarsi liberamente in relazione ad esso, non essendo sufficiente la mera esistenza di una condizione di malattia o di depressione. Il giudice di merito, pertanto, nel valutare la prova documentale relativa alle condizioni di salute dell'imputato, deve accertare se queste abbiano effettivamente inciso sulla sua capacità di autodeterminazione, impedendogli di adempiere consapevolmente agli obblighi imposti, ovvero se egli fosse ancora in grado di comprendere la portata del suo comportamento e di determinarsi liberamente in relazione ad esso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4778/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 13/03/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHIARA GRAZIOSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SELVAGGI Eugenio che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 13 marzo 2014 la Corte d'appello di Milano …

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