Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1615 del 2018

ECLI:IT:TARMI:2018:1615SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La destinazione urbanistica di un'area, anche se in precedenza classificata come edificabile, può essere modificata dall'amministrazione comunale nell'ambito della pianificazione territoriale, senza che ciò comporti necessariamente un obbligo di specifica motivazione, salvo il caso in cui la precedente classificazione avesse già assunto una concreta attuazione attraverso l'approvazione o l'adozione di uno strumento urbanistico esecutivo, tale da aver ingenerato un'aspettativa qualificata alla conservazione della precedente destinazione. La scelta di mantenere la destinazione agricola di un'area, pur in presenza di una precedente previsione di trasformazione urbanistica, può essere adeguatamente motivata attraverso il richiamo a criteri generali di pianificazione, quali la necessità di ridurre gli ambiti di trasformazione per garantire una gestione più puntuale delle espansioni urbanistiche, senza che sia necessaria una specifica motivazione per ogni singola area. Inoltre, la diversa destinazione impressa a due aree limitrofe non costituisce necessariamente una disparità di trattamento, qualora le stesse presentino caratteristiche differenti che giustifichino il diverso regime urbanistico. Infine, la scelta di mantenere la destinazione a verde agricolo di un'area, pur in assenza di una classificazione come ambito agricolo strategico, può essere legittimamente motivata con l'esigenza di implementare il polmone verde del territorio comunale, senza che ciò implichi la necessità di soddisfare in modo diretto ed immediato gli interessi agricoli.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/06/2018

N. 01615/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01529/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1529 del 2013, proposto da:
Margherita Franzini e Carla Franzini, rappresentate e difese dall'avvocato Massimo Canclini, con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, piazza Cinque Giornate, 3;

contro

Comune di Grosio, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Bruno Bianchi, con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, corso Italia, 8;

per l'annullamento

della deliberazione del Consiglio Comunale di Grosio, n. 63 del 15.12.2012, recante l’approvazione del Piano di Governo del Territorio, nella parte in cui imprime ai ma…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.