Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10570 del 12 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:10570PEN

Massima

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Il reato di minaccia grave ex art. 612 c.p. sussiste anche quando le minacce, pur non essendo state concretamente realizzate, siano idonee a ingenerare un fondato timore nell'animo della persona offesa, in considerazione del contesto relazionale e delle circostanze concrete in cui sono state proferite, come l'utilizzo di espressioni inequivocabilmente minacciose e l'aver posto in essere condotte aggressive e intimidatorie. Inoltre, il reato di violenza privata ex art. 610 c.p. è configurabile quando l'agente, mediante minacce e intimidazioni, costringe la persona offesa a compiere o omettere un atto che la stessa non vuole compiere, come ad esempio l'allontanamento forzato dalla propria abitazione. Tali reati sussistono anche in assenza di un concreto pericolo di realizzazione delle minacce, essendo sufficiente che le stesse siano idonee a ingenerare un fondato timore nell'animo della vittima, in considerazione del contesto relazionale e delle circostanze concrete in cui sono state proferite, come l'utilizzo di espressioni inequivocabilmente minacciose e l'aver posto in essere condotte aggressive e intimidatorie, nonché a costringere la persona offesa a compiere o omettere un atto che la stessa non vuole compiere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. CAPUTO A. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 91/2012 CORTE APPELLO di TRENTO, del 25/09/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;

Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione dott. E. Delehaye, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza deliberata…

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