Il Sindaco, nell'ambito dei centri abitati, può adottare ordinanze per regolamentare la circolazione stradale e imporre limitazioni al transito di determinate categorie di veicoli, purché tali provvedimenti siano adottati all'esito di una ponderata valutazione comparativa tra l'interesse pubblico alla tutela della sicurezza e della quiete pubblica e gli interessi privati coinvolti, in particolare l'interesse dell'attività economica esercitata nelle zone interessate dalle limitazioni. Pertanto, l'ordinanza sindacale che impone il divieto di transito ai mezzi pesanti con massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate in determinati orari, consentendo tuttavia il rientro in sede dei soli mezzi di proprietà delle imprese aventi sede nella zona interessata, è legittima qualora risulti adeguatamente motivata in relazione alle esigenze di tutela della sicurezza e della quiete pubblica, emerse a seguito di una istruttoria che abbia tenuto conto anche degli interessi della società titolare di un impianto produttivo ubicato nella zona interessata dal divieto. L'obbligo di motivazione di tali provvedimenti può essere assolto anche attraverso il richiamo a precedenti provvedimenti, purché non siano stati annullati in autotutela, e la motivazione per relationem non è preclusa dal fatto che il provvedimento richiamato sia stato successivamente annullato.