Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13059 del 20 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:13059PEN

Massima

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Il falso in scrittura privata, ai sensi dell'art. 489 c.p., comma 2, si configura quando l'agente, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, forma in tutto o in parte una scrittura privata falsa o altera una scrittura privata vera. Tale reato sussiste indipendentemente dal fine specifico di truffa, essendo sufficiente l'utilizzo della scrittura privata falsa, anche se non finalizzato a trarre un ingiusto profitto. Il giudice, nel valutare la sussistenza dell'elemento psicologico del reato, deve tenere conto di tutti gli elementi di fatto emersi nel processo, senza che sia necessaria una consulenza tecnica, la cui mancata disposizione non costituisce prova decisiva ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. d), c.p.p. Inoltre, il danno morale in capo alla parte civile può essere desunto anche da elementi indiziari, come le dichiarazioni della stessa parte offesa, senza che sia necessaria una prova diretta. Infine, la determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui valutazione è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non sia manifestamente illogica o priva di adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. POSITANO G. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1779/2011 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 19/12/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/12/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. POSITANO GABRIELE;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il difensore di (OMIS…

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