Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1923 del 17 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:1923PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La reputazione, intesa come stima e considerazione di cui un soggetto gode nell'ambito sociale di appartenenza, può essere lesa o pregiudicata anche dalla mera rappresentazione di situazioni suscettibili di incidere negativamente sull'immagine che della medesima si abbia tra i consociati. Pertanto, le espressioni offensive, anche se pronunciate in contesti di rapporti di vicinato, possono integrare il reato di diffamazione qualora siano idonee a ledere l'onore e la reputazione della persona offesa, tenuto conto del significato socialmente condiviso delle parole utilizzate, delle modalità di espressione, delle finalità perseguite e del contesto in cui le frasi sono state pronunciate. In particolare, l'utilizzo di bestemmie e di espressioni che manifestano disprezzo nei confronti della parte lesa, pronunciate alla presenza di terzi, può essere ritenuto idoneo a ledere la reputazione della persona offesa, anche in presenza di pregressi rapporti di vicinato, in quanto tali condotte sono suscettibili di incidere negativamente sull'immagine e sulla considerazione sociale della stessa. Viceversa, l'applicazione dell'istituto della particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. non può essere censurata dalla parte civile in assenza di impugnazione da parte del pubblico ministero, in quanto la stessa non potrebbe vedersi riconosciuti effetti più vantaggiosi di quelli già previsti in suo favore dall'art. 651-bis c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTEMBRE Antonio - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbar - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dalla parte civile:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 6/12/2016 del Tribunale di Brindisi in funzione di giudice di appello;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Barbara Calaselice;
udito il Pubblico Ministero nella persona del Sostituto Procuratore generale Loy Maria Francesca che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore della parte civile avv. (OMISSIS) in sostituzion…

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