Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39939 del 29 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:39939PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la credibilità della parte lesa in ordine ai reati di ingiurie, minacce e percosse, può ritenere attendibili le sue dichiarazioni pur escludendo la sussistenza delle lesioni denunciate, ove risulti provata l'esistenza di motivi di rancore tra le parti, la verosimiglianza dei fatti esposti nella querela e la tempestiva richiesta di accertamenti medici, anche se la parte lesa abbia enfatizzato le conseguenze dell'episodio al fine di ottenere un risarcimento. Il giudice può altresì valorizzare, ai fini della ricostruzione del contesto conflittuale, le dichiarazioni rese in dibattimento da testimoni, anche se difformi da precedenti sommarie informazioni, purché nel rispetto del principio di inutilizzabilità degli atti extraprocessuali non acquisiti a prova. La valutazione complessiva degli elementi di prova, pur in presenza di contraddizioni parziali, può dunque condurre alla condanna dell'imputato per i reati di ingiurie, minacce e percosse, ove risulti raggiunta la prova della sua responsabilità oltre ogni ragionevole dubbio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PI. AN., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 07/03/2006 CORTE APPELLO di ANCONA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FEDERICO RAFFAELLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CONSOLO Santi, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;

Udito il difensore del…

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