Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26016 del 5 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:26016PEN

Massima

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Il servizio militare obbligatorio di leva, pur essendo stato sospeso a decorrere dal 1° gennaio 2005, non è stato completamente abolito dall'ordinamento giuridico italiano. La normativa vigente prevede la possibilità di un suo ripristino in specifiche situazioni di emergenza, quali lo stato di guerra o una grave crisi internazionale che giustifichi un aumento della consistenza numerica delle Forze Armate. Pertanto, il rifiuto del servizio di leva per motivi di coscienza, manifestato prima della sua effettiva sospensione, integra ancora il reato previsto dalla legge, essendo la relativa disciplina penale tuttora operante. Tuttavia, in caso di successione di leggi penali diverse, si applica quella più favorevole al reo, in ossequio al principio di retroattività della lex mitior.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Consigliere

Dott. SANTACROCE Giorgio - Consigliere

Dott. GIRONI ((omissis)) - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI FIRENZE;

nei confronti di:

1) FI. NI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 15/07/2005 TRIBUNALE di FIRENZE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. BARDOVAGNI PAOLO;

sulle conclusioni conformi del P.G..

Osserva:

SVOL…

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