Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37273 del 13 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:37273PEN

Massima

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Il dolo del reato di tentato omicidio può essere validamente accertato anche nei confronti di un imputato affetto da disturbo psichiatrico, purché siano presenti elementi oggettivi e soggettivi idonei a dimostrare la volontà di cagionare la morte della vittima, indipendentemente dalla capacità di intendere e di volere. La pericolosità sociale del condannato, che giustifica l'applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata, può essere desunta non solo dalla gravità del fatto commesso, ma anche dal pregresso comportamento violento, dal movente e dalla capacità a delinquere, valutati alla luce dei rilievi sulla personalità e sui problemi psichiatrici dell'imputato, senza che la possibilità di neutralizzare provvisoriamente tale pericolosità mediante l'assunzione di farmaci escluda la necessità di applicare la misura di sicurezza per fronteggiare il pericolo di reiterazione di azioni violente in caso di sospensione, anche volontaria, del trattamento terapeutico. Ai fini dell'applicazione della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, in caso di più reati unificati sotto il vincolo della continuazione, occorre fare riferimento alla misura della pena base stabilita in concreto per il reato più grave, come risultante a seguito della diminuzione per la scelta del rito, e non a quella complessiva risultante dall'aumento della continuazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/11/2019 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALIFFI FRANCESCO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CASELLA GIUSEPPINA, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita', con requisitoria scritta Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Co…

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